L’ONDA COME LO SPECCHIO

Il mio specchio è l’onda
quando si incurva,
quando si appiana,
quando mi sommerge
o come per gioco mi sfiora.
Essa è il mio doppio e,
senza d’essa non sono
mai io veramente.
Essa però scivola e
scorre e, senza di me
si spinge verso il mare.
Quando da me si stacca,
mi ritrovo separata e,
specchio non sono più
del tempo che va scorrendo.
Solo un granellino di polvere
sul fondo dell’oceano.
Del flusso e riflusso
l’onda mi rassicura,
mi sento tutta mia
ed unita all’universo e
viso sono in essa,
un viso che si specchia
nei cerchi disegnati,
un’immagine del sogno
che nei sogni si va cullando.

di Christine Matha

DIE WELLE IST MEIN SPIEGEL

wenn sie sich krümmt
wenn sie verflacht
wenn sie mich überflutet
oder nur umspielt…
Sie ist mein Doppel
und ohne sie
bin ich nicht
wirklich ich.
sie aber fließt
und gleitet und ohne mich
wird sie ins Meer getrieben.
Wenn sie sich von mir löst
dann bin ich nicht mehr
Spiegel und abgelöst
vom Strom der Zeit
ein Staubkorn nur
auf Meeresgrund.
Im Wachsen und im Fallen
fühl‘ ich in ihr Geborgenheit
im Einssein mit dem All
bin ich so ganz mein Eigen,
in ihr bin ich
wie ein Gesicht in
Wasserkreisen –
ein Bild im Traum, der
sich in Träumen wiegt.

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